| | 5 Terre - Portovenere
Questa raccolta di immagini, selezionate in venti anni, nasce dall’esigenza frenetica di impossessarmi delle cose e delle storie che calpesto con ogni mio singolo passo.
Solo in questo modo i luoghi di transito , le opere dell’Uomo, le persone che ci scorrono dentro e fuori, si riscattano dall’indifferenza e assurgono a sintetica emozione.
Una sosta offerta a chi desidera astrarsi e guardare con gli occhi del cuore, toccare Pietra e Mare, il rimpianto per una fugace visita a questi aspri borghi.
Un saluto con la mano, alta al cielo, all’uscita dalle “Bocche”, o al rientro dal mare aperto, con il motore in affanno ad ogni spinta d’onda.
Rivedersi ancora alla stazione, in calata o all’ombra dei Carugi, misurarsi discretamente, seduti e incisi dal sole al tramonto, la profondità delle rughe che aumentano inesorabilmente, la gioia per ogni lieto evento e la fitta al petto di queste minuscole comunità, per chi non è più, mutilazione palpabile in organismi sociali così ristretti e interdipendenti.
Un invito per colui che arriva alla consapevolezza che le vie sono corridoi, le piazze e i cortili, stanze. Porte aperte di minute case, comunque private e sudate più che altrove.
A tutto ciò mi è stato dato partecipare, all’ardore ancora palpabile, al pavido e intrepido coraggio altrove sopito, alle mille piccole sfide
umane, in un territorio con una natura ancora sfarzosa padrona, ad aprire lo sguardo e l’obiettivo oltre e più vicino...
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